Dall'Adriatico al Lago di Campotosto lungo le strade dell'Abruzzo
Dal mare Adriatico al Lago di Campotosto, questo mese attraverseremo le strade d’Abruzzo. Dalle spiagge di Martinsicuro in provincia di Teramo alle sponde dello specchio d’acqua in provincia de L’Aquila, poco più di cento chilometri e 10 tappe per apprezzare un paesaggio unico nel suo genere.
Martinsicuro
Tappa di partenza del nostro itinerario è la località balneare di Martinsicuro, comune in provincia di Teramo, che sorge tra la foce del fiume Tronto, al confine tra Abruzzo e Marche nella parte settentrionale, e la foce del fiume Vibrata nella parte meridionale. Principale attrattore turistico di questa cittadina abruzzese, oltre al suo litorale che, visto l’avvicinarsi della bella stagione, potrebbe rappresentare l’occasione giusta per il primo tuffo dell’estate 2014, è di sicuro il suo splendido Complesso Monumentale, ovvero il sito archeologico posto in un’area interna del territorio e dominato dalla Torre di Carlo V e composto dalla Casa Doganale e dai resti dell’antico abitato di CastrumTruentinum. All'interno della Torre di Carlo V si trova, poi, l'Antiquarium che conserva numerosi reperti archeologici risalenti alle varie fasi dell’abitato. Martinsicuro gode di una posizione invidiabile con le bellissime valli nella parte ovest e le spiagge ad est: qui si unisce mare e natura, perfetta sintesi dell’Abruzzo.
Ma ora è giunto il momento di ritornare in sella e di dirigerci verso ovest per raggiungere Colonnella, seconda tappa del nostro itinerario.
Colonnella
Così come Martinsicuro, anche Colonnella sorge lungo il corso del fiume Tronto che delimitava, anticamente, il confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio, non è un caso quindi che questi luoghi furono strategici dal punto di vista militare e difensivo. Colonnella ci accoglie con il suo centro storico che si presenta come un dedalo di viuzze, “rue” in dialetto, interrotto da qualche piazzetta. Simbolo è senz’altro la Chiesa dei Santi Cipriano e Giustina, con il pregiato organo del 1830, che col suo campanile è visibile da tutti i lati della cittadina. A questo si aggiunge la Torre dell’Orologio.
Controguerra
Continuando il nostro viaggio verso ovest raggiungiamo Controguerra, altro piccolo centro in provincia di Teramo, abitato fin dall’antichità soprattutto per la sua posizione strategica per la difesa del territorio. Il suo clima collinare, scaldato e irrigato dalle piogge provenienti dal mare, hanno creato i presupposti per la produzione di numerosi prodotti, tra cui spicca la produzione del vino, il Controguerra Doc, che può rappresentare un ottimo souvenir di questo itinerario. Di particolare interesse storico-artistico va ricordata la Chiesa di S. Maria delle Grazie, la Cappellina dell’Icona, che custodisce un affresco del ‘600. Per gli amanti delle tradizioni gastronomiche da non perdere sono le scrippelle 'mbusse. Probabilmente derivanti dalle crêpes francesi, hanno acquisito in Abruzzo un carattere tutto particolare, grazie anche al pecorino grattugiato, che deve essere di buona stagionatura. La tradizione le vuole fritte solitamente nella sugna e, appena cotte, cosparse con il pecorino. Una volta messe nel piatto, poi, viene versato del brodo bollente di gallina.
Sant'Egidio alla Vibrata
Risaliamo in sella alla nostra moto e raggiungiamo la tappa successiva: Sant'Egidio alla Vibrata, piccolo borgo della Val Vibrata. Nel centro del paese è molto interessante da visitare la Chiesa di Sant'Egidio, edificio risalente alla metà del XII secolo. Una passeggiata merita senza dubbio Faraone, piccola frazione del Comune teramano costituita da un antico borgo, ormai abbandonato che accoglie il visitatore con la sua omonima porta monumentale. Questo borgo, fortemente danneggiato da un terremoto nel 1950, venne lentamente spopolato fino al completo abbandono negli anni '70 ed oggi appare al visitatore come un vero e proprio paese fantasma.
Civitella del Tronto
Lasciando Sant'Egidio raggiungiamo Civitella del Tronto. Lasciamo la nostra moto e non perdiamoci una visita alla Fortezza, una delle più imponenti opere di ingegneria militare mai realizzate sul suolo italiano: si estende sulla sommità di una cresta rocciosa per una superficie complessiva di 25.000 metri quadrati. Ma meritano una visita anche la Chiesa di San Lorenzo, con la cripta della Beata Angiolina di Corbara, quella di San Francesco, eretta nel 1300, ed il convento di Santa Maria dei Lumi. Per completare la visita alle bellezze del territorio non può mancare la Grotta di San Michele Arcangelo, uno dei più importanti siti di interesse naturalistico e archeologico dell’Abruzzo.
Torricella Sicura
Il nostro viaggio continua verso Torricella Sicura, prossima tappa del nostro itinerario. Questa cittadina che sorge nell’incantevole scenario dei Monti della Laga. Feudo degli Acquaviva e dei Mendoza nel corso del Medioevo oggi propone ai suoi turisti la possibilità di ammirare la vegetazione boschiva circostante, attraversata da corsi d’acqua che rappresentano il luogo ideale per gli amanti del trekking. All’interno del centro storico meritano una visita la Chiesa Parrocchiale di San Paolo Apostolo, edificata nel corso del XVII secolo, la Chiesetta dedicata alla Madonna delle Vergini e quella di Santo Stefano che custodisce un affresco del seicento.
Teramo
Torricella Sicura sorge ad appena cinque chilometri da Teramo. La città capoluogo di provincia rappresenta la nostra prossima tappa essa ci accoglierà con le sue botteghe artigiane specializzate nella produzione di merletti, di ceramiche artistiche e di oggetti in peltro. Città di antichissime origini conserva nel suo patrimonio storico-artistico traccia della sua importanza. Una presenza di monumenti che di fatto rende il suo centro storico un autentico museo a cielo aperto. Nel vostro tour non può mancare una visita al Duomo di San Berardo, al teatro romano, che sorge a poca distanza dal duomo ed è databile intorno al 30 a.C. Meritano una visita anche i resti dell'anfiteatro, l'antico palazzo vescovile e la ricca architettura religiosa, fra cui spiccano le Chiese di San Getulio, di Sant'Antonio e della Madonna delle Grazie.
Montorio al Vomano
Non dovremmo percorrere moltissimi chilometri per raggiungere Montorio al Vomano, prossima tappa del nostro itinerario che ci porterà a raggiungere il Lago di Campotosto. Questo centro di origine medievale si estende su un’area prevalentemente montuosa ed abitata fin dall’epoca romana. Il territorio cittadino è attraversato dal Fiume Vomano, che di fatto divide in due il borgo antico dalla parte più moderna. Ed è proprio nel borgo antico che possiamo visitare la Chiesa Parrocchiale di San Rocco, bell’esempio di barocco. Montorio al Vomano rappresenta il luogo ideale per gli amanti della pesca sportiva.
Pietracamela
Il nostro percorso ci porterà ora a visitare il borgo di Pietracamela che sorge a 1450 metri sul livello del mare alle falde del Gran Sasso. Punto di forza di Pietracamela è senza dubbio il suo ambiente naturale: i Prati di Tivo sono una località suggestiva e molto frequentata sia per escursioni nel periodo estivo che in inverno dagli appassionati di sport sulla neve. Segnaliamo una visita alle Chiese di San Leucio e di San Rocco, oltre ad un centro storico reso molto interessante dalle facciate in pietra viva delle case.
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Campotosto
Valichiamo i confini di provincia tra Teramo e L’Aquila per raggiungere Campotosto, avremo la possibilità di dare un po’ di gas alla nostra moto e di disegnare curve perfette percorrendo la strada che separa Pietracamela da Campotosto, tappa finale del nostro itinerario. Ci ritroveremo così nel Parco del Gran Sasso, nella parte più settentrionale della provincia de L'Aquila.
Il lago è sicuramente l'attrazione principale di questo piccolo borgo: si tratta del più grande d'Abruzzo ed è circondato da una riserva naturale ad oltre 1300 metri sul livello del mare. Il lungolago, che misura complessivamente 40 km, può essere percorso a piedi o in bicicletta, per un'escursione rigenerante. Gli appassionati di sport qui possono praticare anche pesca sportiva, canoa e windsurf.
Interessante da visitare, nei pressi dell'attuale cimitero, la Chiesa di Santa Maria Apparente, realizzata in un'antica grotta, nel luogo dove secondo la tradizione per volere della Madonna, apparsa qui il 2 luglio 1604. Da ricordare che la specialità gastronomica di Campotosto sono le famose mortadelle, salumi molto particolari ed ormai noti in tutto il Paese.
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